Se siete amanti del verde, delle piante da appartamento ma non avete proprio in corpo la vena del pollice verde, i cactus sono le piante che fanno per voi.

Simbolo del verde casalingo degli anni 80, non richiedono particolari cure, arredano anche gli appartamenti più spenti e spogli e, quello che molti non sanno, proteggono.

Sono i “complementi d’arredo green” ideali per chi è wi-fi dipendente! Che siano mignon o giganti, pochi conoscono le loro proprietà anti-one elettromagnetiche che nascondono tra spine e fusti, soprattutto quelli peruviani.

Esistono più di 3000 specie di cactus e si adattano a qualsiasi tipologia di stanza, bagno, camera da letto, salone, cucina o studio, non risentono di un particolare ambiente domestico.

Li hanno paragonati ai gatti, proprio per la loro indipendenza e per il loro spirito di adattamento e sopravvivenza senza richiedere nulla ai “padroni” e poi diciamolo… sono anche simbolo di positività contro le apparenze, più sono strani e bitorzoluti più sono attraenti ed arredano in modo originale.

Tipologie di cactus più diffuse:

Echinopsis chamaecereus: sono quelli che producono quei bellissimi fiori grandi di color arancione e rosso. Questi hanno bisogno di molta luce quindi vanno lasciati accanto alle finestre per avere abbondanti fioriture!

Cactus Zebra: è la tipologia di cactus che viene utilizzata come regalo per la sua bellezza e la particolarità delle sue foglie che ne danno il nome grazie alle strisce bianche che ne danno il nome. È quello più semplice da coltivare perché è quello che richiede meno luce degli altri e resta anche più piccole rispetto le altre specie.

Opuntia: è la specie più diffusa nel nostro Paese, cresce benissimo sia in terra naturale sia in vaso ma deve avere la giusta luminosità e se la piantate in giardino crescerà naturalmente solo con l’acqua piovana. Ha la particolarità di avere le foglie e forma di “orecchio” ed è quindi molto decorativo.

Come prendersene cura quindi?

Vanno annaffiati anche loro sì, pochissimo ma con costanza. Questo di Marzo è il periodo migliore almeno al Sud, se vi trovate invece al Nord meglio aspettare Maggio; ci sono specie di cactus che vanno annaffiate una volta al mese altre, ogni 10 giorni. Se possibile, utilizzate vasi di coccio che facilitano l’asciugatura della terra senza macerare le radici.

Lasciateli il più vicino possibile alle finestre, in modo tale da garantirgli fonte di luce e calore solare più naturale possibile durante l’anno mentre d’estate potete lasciarli direttamente fuori.

Come tenere un cactus in casa ultima modifica: 2019-03-16T12:50:20+01:00 da mary