È forse uno dei protagonisti principali della dieta Mediterranea, ottimo alleato per la salute, il peperoncino è una di quelle spezie la cui coltivazione si fa risalire al 7500 a.C.
Ne esistono molte specie con diverse gradazioni di piccantezza che inizialmente veniva misurata tramite il semplice assaggio, ottenendo però pareri discordanti a seconda dei diversi palati e grado di sopportazione del bruciore. Intorno al 1900 il chimico americano Scoville creò una classifica ufficiale di piccantezza, la scala Scoville, che li identifica in base alla quantità di capsaicina – l’elemento che li rende piccanti.
Non tutti sanno che è possibile coltivarlo anche in balcone.
Bastano pochi e semplici accorgimenti per averne diverse varietà e farne rifornimento per il freddo inverno. Da quello più rosso a quello viola o rosa così detto Bubble Gum, ogni tipologia di peperoncino ama le temperature calde e soprattutto quest’anno, viste le alte temperature, possiamo dire che hanno e ne stanno beneficiando tutte le piantagioni!
Una volta piantato, in piena primavera o a fine inverno, va esposto al sole ed innaffiato bene oltre che rinforzato con dei fertilizzanti organici per far sì che mantenga l’umidità del terreno. Va legato ad un sostegno per evitare che una volta sviluppata in altezza la pianta, si ripieghi su se stessa, danneggiando rami e frutti.
Iniziate ad innaffiarli meno quando è arrivato il momento di raccoglierli, per non inficiarne la piccantezza.
Più li lascerete attaccati e più saranno piccanti e solitamente il periodo della raccolta inizia a fine Agosto.
Fate attenzione a maneggiarli sempre con i guanti da indossare anche per la cura della pianta stessa, in quando anche la buccia contiene oli che provocano forte bruciore e lacrimazione agli occhi.
Potete essiccarli o congelarli una volta lavati ed asciugati bene, anche tagliati. Per la conservazione è ideale il barattolo di vetro in modo da non alterarne l’aroma.
Scegliete quello che più vi stuzzica ed iniziate a riempire il vostro balcone!
