“Pulizie di casa”, già così risulta un argomento ostico da attuare, ma se avete bambini, può essere un’attività da condividere insieme anche se può sembrare tra quelle non proprio divertenti!
C’è chi storce il naso al pensiero che i bambini debbano aiutare nelle pulizie senza capire che in questo modo stanno effettivamente insegnandogli una buona e sana abitudine sotto forma di aiuto alla mamma o di gioco “diverso” dal solito.
D’altronde i bambini sono super contenti di fare tutto quello che fa la mamma e spesso si sentono dire un “no” secco accompagnato da “sono cose da grandi”.
Tutte queste attività infatti, dal mettere i vestiti (anche solo i loro pigiamini) in lavatrice o togliere la polvere con un panno ma anche sparecchiare o apparecchiare, aiutano il bambino a stimolare i movimenti e la concentrazione su un compito da portare a termine.
A voler applicare “regole precise”, come il metodo Montessoriano insegna, già da 2 anni il bambino può essere coinvolto in compiti pratici ed attività domestiche ma, vista la rapidità con cui oggi i bambini crescono e sviluppano capacità di movimento e mentali, se i vostri bambini hanno particolare propensione ancor prima dei due anni, non gli farà male mettere un pigiamino nel cestello della lavatrice assieme alla vostra supervisione.
Educare i vostri figli alla pulizia e all’ordine li aiuterà a trovarsi meglio nella vita da adulti, riusciranno a trattare con cura non solo i propri spazi ma anche eventuali spazi condivisi e per voi mamme sarà una piccola fatica in meno da fare in casa.
Tutto questo nello sviluppo della personalità del bambino avrà solo che benefici, tra i quali l’indipendenza di riuscire “da solo” a fare le sue cose, che sia prepararsi un piatto di pasta o lavare i vestiti; la responsabilità di occuparsi in proprio dei suoi spazi e delle sue cose senza aspettare che qualcuno lo faccia per lui; l’aumento della sua autostima nel fare qualcosa non solo per se ma anche per gli altri; propensione all’ordine come stile di vita, valido sia in ambienti scolastici che universitari ma anche lavorativi.
Non meno importante ma è il primo ad essere sottovalutato, il bambino in questo modo si sentirà dire “no non posso, devo cucinare” ecc. sempre meno volte e questo limiterà notevolmente le tensioni nei confronti dei genitori. È una sana abitudine che porta vantaggio ad entrambi, anche ai genitori che avranno alcune faccende in meno da fare in casa, tra quelle da fare le finiranno in meno tempo se aiutati e avranno momenti in più da trascorrere con i bambini.
Va da sé che non bisogna certo esagerare, ogni età ha il suo “compito domestico” da poter fare ed altri che assolutamente non vanno fatti.
Dai 2/3 anni, posso tranquillamente iniziare a mettere i giocattoli a posto nella cesta, possono mettere il pigiama sotto il cuscino o nel portabiancheria se sporco, possono anche mettere i tovaglioli piegati a tavola ed aiutarvi a fare i biscotti.
Tra i 4/5 anni possono anche sparecchiare, rifarsi da soli il letto, svuotare il cestino della propria stanza e mettere i vestiti in lavatrice.
Tra i 6/7 anni possono già portare sotto la spazzatura, mettere i calzini a posto una volta puliti, tenere in ordine la camera, togliere la polvere.
Dagli 8/9 anni, possono aiutarvi a preparare un pasto, mettere i piatti sporchi in lavatrice e svuotarla, mettere la spesa a posto e portare fuori l’eventuale animale domestico.
A 10/11 anni, possono iniziare a mettere in ordine la cantina o il garage, a lavarsi e pulirsi la bici, pulire la camera ed aiutare i papà a pulire l’auto.
Dai 12 anni in su invece possono prepararsi pranzo e cena quasi da soli, possono cambiare le lenzuola, stendere e ritirare i vestiti e rimetterli nelle varie stanze di appartenenza dopo essere stati stirati da chi se ne occupa ma anche andare a prendere il pane o la frutta o badare alle piccole faccende relative ad eventuali bambini più piccoli.
È incredibile in quante attività possono essere coinvolti i bambini!
Voi in quale attività li coinvolgete?
